La tempesta Alex, che si è abbattuta come un tornado all’inizio dello scorso mese di ottobre sulle Alpi Marittime, ha provocato ingenti danni a carico di tre vallate del Cuneese (Tanaro, Vermenagna e Gesso) e della Val Roya, con relative e gravi ricadute sul ponente ligure. Al riguardo sono stati attivati diversi interventi di solidarietà da parte delle istituzioni pubbliche e private, nonché dal benemerito mondo dell’associazionismo e del volontariato. Alcune ferite sono state cicatrizzate, ma rimane ancora molto da fare per rimarginare la realtà viaria, urbanistica e territoriale in genere.
I Lions, in ossequio alla loro missione, che è quella del servizio, hanno voluto e saputo offrire un concreto aiuto alle aree disastrate con iniziative atte a far fronte a specifici bisogni locali. Intendo qui richiamare quanto progettato e svolto, o in corso di realizzazione, dagli otto Club della Zona C (I/C) del Distretto 108 Ia3. Si tratta dei LC di Borgo San Dalmazzo Besimauda, Busca e Valli, Carrù-Dogliani, Cuneo, Fossano e Provincia Granda, Mondovì Monregalese, Saluzzo-Savigliano e Scarnafigi Piana del Varaita.
In relazione ai danni causati dall’alluvione, i Club sopra richiamati hanno individuato due service pianificati e gestiti con encomiabile condivisione e sintonia operativa, facenti capo, il primo alla donazione di un generatore elettrogeno al comune di Garessio, il secondo al ripristino della funzionalità del Giardino Botanico ubicato a monte della struttura termale di Valdieri, unitamente alla realizzazione di un percorso di visita attrezzato per diversamente abili.
Quest’ultimo intervento, che si avvale pure di un significativo contributo della LCIF, è in corso di realizzazione, mentre il primo si è concluso con la cerimonia di consegna del generatore, svoltasi nelle ore pomeridiane di giovedì 18 febbraio.
Si è trattato di una cerimonia sobria, ma intensa nel suo significato, con il supporto di quei valori, eticamente e lionisticamente rilevanti, che s’inquadrano nell’esercizio della solidarietà e della partecipazione. Il tutto con il pensiero rivolto ai tragici momenti dell’esondazione del Tanaro, che ora scorre silenzioso nel suo alveo tradizionale, esprimendo simbolicamente la sua familiarità con la Comunità locale. Erano presenti, nel momento ufficiale della donazione, il Sindaco, Ferruccio Fazio, una rappresentanza dei tecnici comunali e alcuni soci Lions, ridotti, questi ultimi, come numero a causa degli impegni professionali che hanno impedito la presenza di molti altri Soci.
Il presidente di Zona, Michele Girardo, dopo aver illustrato la realtà geografica e operativa del Distretto 108 Ia3, unitamente all’ambito territoriale dei Club coinvolti nel service, si è rivolto ai presenti esprimendo il suo compiacimento per poter assistere alla cerimonia di consegna del Generatore elettrogeno che, su iniziativa del Presidente del Club di Mondovì, ing. Angelo Bianchini, si è deciso, con il contributo di tutti, di donare al comune di Garessio, tanto provato e disastrato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre. Il motto dell’Associazione lionistica, ha poi ricordato, è Noi serviamo, con lo scopo, tra gli altri, di intervenire là dove sussistono situazioni di bisogno, causate da differenti fattori, quali sono, ad esempio, le calamità naturali.
Il Sindaco, nel suo intervento, ha vivamente ringraziato l’Associazione lionistica per le sue meritorie attività di servizio. Quindi ha rivolto un plauso particolare agli otto Club della Zona per la preziosa donazione, funzionale a diverse necessità del Comune. Ha sottolineato, nel contempo, i significativi sostegni forniti da altri Enti e Istituzioni, evidenziando come la solidarietà e i contributi da più parte dispensati offrano la possibilità alla Comunità garessina di riprendersi gradualmente dalle funeste conseguenze dell’alluvione.
La donazione del Generatore elettrogeno s’inserisce, a pieno titolo, nel principio operativo della nostra Associazione, secondo cui “Dove c’è bisogno, lì c’è un Lion”. Il tutto nell’ottica del messaggio del nostro fondatore, Melvin Jones, che si sostanzia nelle parole che seguono: “Non si può andare lontano finché non si fa qualcosa per qualcun altro”.