Significativo interesse ha ottenuto la manifestazione conviviale “Due Fondazioni per il Territorio” tenutasi venerdì 22 novembre ad iniziativa del Lions Club Costigliole d’Asti.
La serata ha rappresentato la continuazione del discorso di attenzione al territorio ed alle sue realtà, avviato dal Presidente del Club, Mario Narciso. I numerosi Soci e Ospiti intervenuti sono stati condotti attraverso un percorso rivolto a conoscere e approfondire l’importanza dell’attività delle Fondazioni e la loro vicinanza alle esigenze sociali e culturali del Territorio.
L’evento ha avuto quali relatori il PDG Giovanni Costa, Coordinatore Distrettuale LCIF e Mario Sacco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti che hanno diffusamente esposto il valore e l’efficacia degli interventi di due Fondazioni, diverse nella struttura e nel quadro giuridico, ma accomunate da finalità di supporto alle Comunità.
Il Past Governatore Distrettuale Giovanni Costa ha posto particolare accento alla funzione non solo internazionale della LCIF, precisando: “La mission della Fondazione Internazionale è quella di “Sostenere l’impegno dei Lions club e dei partner nel servire le comunità locali e globali, donare speranza e cambiare le vite tramite progetti di service e sussidi umanitari.”
Si compenetra con la mission del Lions Clubs International Association “Dare modo ai volontari di servire le loro Comunità e rispondere ai bisogni umanitari” in una visione che si può definire “GLOCAL”, dal momento che tutti i club in giro per il mondo possono elaborare progetti necessari alla loro comunità oppure al di fuori della stessa.
Un esempio è proprio nell’astigiano, dove il Lions Club Castelnuovo Don Bosco ha ottenuto nella scorsa annata circa 42000 dollari per l’acquisto di un’ambulanza poi donata alla sezione di Piovà Massaia, i cui mezzi erano stati dichiarati fuori servizio.
La Fondazione da due anni ha lanciato una raccolta fondi del valore di 3 milioni di dollari che serviranno ai Club Lions per attivare attività di servizio sempre più importanti ed impattanti soprattutto sulle proprie comunità e che riguarderanno le aree della fame, dei giovani, della vista, dell’ambiente, dei disastri naturali, del cancro pediatrico ed infine del diabete.
L’associazione ha compiuto 100 anni ed il motto del Centenario è stato “Dove c’è bisogno, lì c’è un Lion”: questo motto resterà attuale se la fondazione riuscirà a raggiungere il risultato che si è prefissa.”
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Mario Sacco, nel suo puntuale intervento ha tracciato i riferimenti normativi che hanno visto la nascita delle Fondazioni bancarie italiane, con particolare riferimento a quella della Cassa di Risparmio di Asti e ha evidenziato “La Fondazione, mi piace sempre ricordarlo, è un bene prezioso che opera con la comunità e per il territorio, con interventi che hanno carattere complementare a quelli pubblici e privati.
Anche quest’anno si è continuato nel processo di ascolto delle esigenze provenienti dalla comunità di appartenenza cercando, al contempo, di svolgere un ruolo di aggregazione e di coordinamento per non disperdere energie e risorse.
E’ indispensabile sperimentare progettualità in partnership per poter mettere a fattor comune competenze ed esperienze, per aumentare la portata di un intervento, per conseguire economie di scala, per fare rete. Tutto ciò è possibile solo grazie all’individuazione di obiettivi precisi e chiari nella strategia che l’Ente, ogni anno, si prefigge.”
La serata si è conclusa con un importante momento di vita associativa Lions: l’ingresso di un nuovo Socio, il costigliolese Maurizio Saracco e una donazione, da parte del Club, alla Fondazione LCIF a sostegno delle attività in sede di eventi calamitosi.
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La Lions Clubs International Foundation – LCIF – nasce nel 1968 dopo qualche anno di gestazione, per poter “sfruttare” le somme di denaro raccolte nei precedenti 18-20 anni.
Nasce come Fondazione di diritto americano – siamo nell’Illinois – e pertanto segue le leggi di quello stato.
Il suo primo intervento è stato in Sud Dakota a seguito di una terribile alluvione. Dopo questo se ne sono succeduti migliaia di altri: basti pensare che in 50 anni la LCIF ha distribuito 1 miliardo di dollari, intervenendo per finanziare scuole, operazioni di cataratta, debellare la cecità da fiume, favorire la decrescita del numero di bimbi morti per morbillo, contribuire alla ripresa delle zone colpite da disastri naturali con finanziamenti veramente importanti, aiutare la crescita intellettuale dei giovani.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti rappresenta la continuazione storica della Cassa di Risparmio di Asti, istituita il 25 gennaio 1842 a cura di benemeriti cittadini, Municipio di Asti, Opere Pie e alcuni comuni della Provincia.
Sin dall’origine la Cassa di Risparmio di Asti ha svolto l’attività creditizia al servizio dell’economia del territorio, sostenendo lo sviluppo sociale e culturale del territorio astigiano.
Ufficialmente la Fondazione nasce nel luglio 1992 a seguito del processo di ristrutturazione indirizzato all’attuazione della Legge Amato-Carli e finalizzato alla separazione dell’attività prettamente bancaria, in capo alla Società per Azioni, dalla tradizionale attività istituzionale ed erogativa.
Nel 1998 con l’approvazione della Legge Ciampi e con il successivo decreto applicativo n. 153/99 il legislatore ha provveduto a completare il processo di ristrutturazione bancaria avviato e contemporaneamente a dare un assetto definito alla disciplina civilistica e fiscale delle fondazioni di origine bancaria.
Nel 1996 la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha ceduto una parte del pacchetto azionario della Banca CrAsti SpA ai privati, permettendo così ai cittadini di diventare azionisti della propria Banca e sentendola ancora più vicina alle proprie esigenze.
Attualmente la Fondazione detiene il 37,82% delle azioni della Banca CrAsti SpA e svolge la sua attività erogativa principalmente sul territorio astigiano, anche se attraverso l’Associazione delle Fondazione delle Casse di Risparmio Piemontesi e l’Associazione Casse di Risparmio Italiane di cui fa parte opera anche al di fuori dei propri confini territoriali.