Si è svolta martedì 29 gennaio al ristorante Corona Reale di Moncalvo la prima conviviale del 2020 del Lions Club Moncalvo Aleramica, presidente Giancarlo Boglietti.
Ospite della serata è stata la dott.ssa Enrica Bertolotto, Presidentedel Tribunale di Vercelli sez. Penale, che ha trattato il tema “Le nuove povertà: riflessioni sul sovraindebitamento”.
“Dopo le riflessioni che abbiamo fatto lo scorso anno sulla fragilità paesaggistica e sull’educazione musicale in chiave territoriale – ha affermato Boglietti nel suo intervento di apertura – questa volta ci è parso importante volgere la nostra attenzione su un tema di stretta attualità sociale, ovvero quello delle nuove povertà. La crisi degli ultimi anni ha messo in ginocchio molte realtà economiche, precipitando quelli che precedentemente erano percettori di un reddito sicuro in una fascia che si colloca tra il rischio di povertà e l’indigenza vera a propria”.
A queste parole ha fatto seguito l’intervento della giudice Bertolotto, che prima di occuparsi della sezione Penale ha maturato una lunga esperienza nel diritto fallimentare, quello più esposto ai problemi sociali della povertà. “Ritenevo che occuparmi di diritto civile mi allontanasse dai drammi umani e personali che il diritto penale comporta – ha esordito – ma purtroppo i diversi anni di attività nel diritto fallimentare mi hanno fatto capire che così non è. Mi ricorderò sempre il caso di un ingiuntato, persona un tempo benestante che si è trovato in una situazione di difficoltà economica perché aveva investito i suoi risparmi nell’agriturismo del figli, attività che poi si è rivelata fallimentare”.
Per problemi di questo tipo, il legislatore da poco ha messo in campo la legge 3/2012, chiama anche legge sul sovraidebitamento. La legge prevede per la prima volta una procedura concorsuale per i soggetti non fallibili, che può ridurre, tramite una procedura di conciliazione, i debiti che vengono considerati molto al di sopra della reale capacità del debitore.
“Ovviamente questa non deve essere una scusa per non far fronte ai propri impegni assunti in precedenza – ha ribadito la dott.ssa Bertolotto – ma serve per rimettere nel circolo produttivo una persona che altrimenti sarebbe destinata ad alimentare un’economia sommersa, fatta di prestiti usurari o lavoro nero. Abbiamo maturato questa esperienza dagli americani, che già conoscono e la mettono in pratica. Un debitore senza nulla da perdere non è di nessun aiuto né ai propri creditori, che difficilmente riusciranno ad ottenere qualcosa, né all’economia generale, dal momento che una persona “sovraidebitata” in questo caso può ripartire da zero ed intraprendere una nuova attività commerciale”.
La norma, lungi dall’essere perfetta, ha suscitato l’attenzione e le riflessioni del pubblico in sala. Compito del Lions sarà quello di informare nei prossimi mesi dell’esistenza di questa legge e dei criteri per accederne ai benefici, valutata la grande utilità ed importanza sociale in una situazione di difficoltà economica come quella attuale.