LIMONE PIEMONTE – C’è un sottile legame che unisce le terre delle montagne cuneesi con quelle al di là delle Alpi, sulla costa della Riviera di Ponente. Un legame forte, che da anni lega i soci dei Lions Club facenti parte del Distretto 108 Ia3, forte dell’amore reciproco che porta i liguri in Piemonte ed i cuneesi in Liguria. Un legame che è tornato a rinsaldarsi sabato 23 settembre, col dono di una scultura rappresentante un cappello alpino, posto sul cippo del Monumento alle Penne Nere, (inaugurato durante il Congresso di apertura dell’Anno Lionistico 2008-2009) accanto alla targa in onore della Divisione Cuneense e delle migliaia di giovani che la componevano, periti nella steppa russa, provenienti da ogni parte della provincia di Cuneo, ma anche dalle vicine province di Imperia e Savona
L’occasione per lo scoprimento – alla presenza del Governatore del Distretto 108 Ia3, Gianni Carbone, del past Governatore Gimmi Moretti, del segretario distrettuale Mauro Bianchi, del Presidente della 1ª Circoscrizione, Raffaele Sasso e del presidente della Zona A della stessa, Luciano Drua e di Pierino Battisti Lions e Alpino, oltre che del sindaco di Limone Piemonte, Francesco Revelli, del vice sindaco Domenico Clerico e di Tenda, Jean Pierre Vassallo, con una delegazione di “Chasseurs” d’oltralpe e vari gruppi di alpini della vallata con gagliardetti e bandiere – è stata la festa di San Maurizio, nella Chiesetta alpina che porta il suo nome e domina Limone Piemonte.
Un momento commovente celebrato prima con la cerimonia al Monumento all’Alpino e poi con la S. Messa, officiata a San Maurizio, voluto con l’intento che ogni turista che nel tempo si trovi a passare per Limone, fermandosi davanti al Monumento, possa leggere, nelle parole poste sulla targa con le insegne del Lions International, un sentimento di deferente ricordo. Perchè nessuno dimentichi mai il sacrificio di tante giovani vite, ma anche la tenacia e la volontà di non arrendersi dei tanti altri giovani che, sulle montagne di questa parte delle Alpi, non vollero cedere all’invasore e continuarono – liguri e piemontesi insieme – quella guerra partigiana che portò alla Liberazione e al ritorno della Libertà.
Nella foto, lo scoprimento del “Cappello Alpino” posto sul monumento, accanto alla targa dei Lions del Distreto 108 Ia3