DISTRETTO LIONS 108 Ia3

XI Meeting con i vertici del Grande Oriente d’Italia a parlare di 150 anni, e forse più, di …

XI Meeting con i vertici del Grande Oriente d’Italia a parlare di 150 anni, e forse più, di …

 

Serata con la Massoneria del GOI tenuta Lorenzo Morris Ghezzi Grande Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia e Grande Oratore e Professore ordinario di filosofia e filologia del diritto presso l’Università degli Studi di Milano in sostituzione, all’ultimo momento, del Gran Maestro Gustavo Raffi, per un impedimento di salute. Alla serata era presente anche il Gran Tesoriere Pietro Lo Jacono. Davanti ad un folto pubblico, con circa trenta Lions Club rappresentatii, Lorenzo Morris Ghezzi ha illustrato quali sono i principi cardine, il linguaggio e le finalità delle logge massoniche partendo dalla filosofia e dalla storia per dare poi spazio alle domande dei convenuti che sono state, come sempre accade con un relatore “intrigante” uno dei momenti più interessanti della serata. Partendo dal mistero della massoneria che deve essere correttamente inteso come “gran segreto” ossia segreto di natura umanistica, culturale e individuale che corrisponde al senso della vita individuale ottenuto attraverso un percorso metodologico di autoriflessione di tipo “libero muratorio”, il libero muratore fa un bilancio della propria vita e del perché agisce in un certo modo. La Massoneria trae ispirazione dai miti che, come spesso accade, sono forme di conoscenza: la grande mitologia greca, egizia e nordica sono infatti forme di conoscenza del reale. I miti sono forme di conoscenza diverse dalla nostra impostazione razionalista ed empirista e hanno le radici dalle profondità storiche dello sviluppo della cultura umana. La simbologia del mito è fondamentale per la massoneria. Alla base della cultura libero muratoria c’è la componente esoterica e simbolica che viene dall’antichità e dal risveglio rinascimentale ma anche la componente moderna, cartesiana, razionale ed illuminista. Queste due componenti opposte “esoterica e razionale” danno gli strumenti “libero muratori” per riflettere sulla realtà che ci circonda affrontandola in una dimensione fortemente filosofica più o meno trascendente e una dimensione fortemente sociale. La Massoneria non fornisce delle risposte ma fornisce gli strumenti per giungere consapevolmente alle risposte. La Massoneria non ha la verità, sono i singoli muratori che hanno la verità e la Massoneria fornisce il metodo per raggiungere la verità e il perfezionamento individuale. Ciascuno percorre la propria strada per raggiungere il segreto. Nella loggia si lavora singolarmente ossia si lavora “come dalla pietra grezza” prendendo dalle indicazioni di tutti senza scartare nulla come nell’esempio della costruzione del tempio di Gerusalemme dove tutto era realizzato con pietre squadrate e la pietra a rombo scartata diventava chiusura della volta. L’elemento diverso può dare la risoluzione del problema a qualcosa che altrimenti non sarebbe più risolvibile. Storicamente la libera muratoria nasce il 23 giugno nel 1717 a Londra presso l’Osteria dell’oca e della graticola dove si raccolgono alcune logge preesistenti che costituiscono la gran loggia di Londra o loggia madre. Questa organizzazione quindi esisteva anche prima, ma in forma diversa. Nel 1717 si passa da una massoneria operativa (costruzione di ponti e strade ecc…) a una massoneria filosofica come la intendiamo oggi. Questo nucleo massonico primigenio aveva origine cristiana, non a caso i massoni costruivano le cattedrali. La relazione prosegue con l’illustrazione dei più importanti miti massonici che sono spesso miti biblici: La costruzione del tempio di Gerusalemme, il mito dei Templari, il mito di Rosacroce. La Massoneria trova nella libertà di pensiero individuale e nella tutela dei diritti umani le proprie linee guida.

 

In Nome dell’Uomo

Da una recensione dal periodico “La Piazza” di Ravenna

“Ribelli per la verità e operai della speranza”. Così Gustavo Raffi, dal 1999 alla guida del Grande Oriente d’Italia, definisce i Liberi Muratori: 21.400 Fratelli in tutta Italia organizzati in 757 logge. Nel volume In nome dell’Uomo – in libreria in questi giorni (Mursia, pagg. 232, euro 17,00. A cura di Gerardo Picardo, prefazione di Paolo Peluffo) – Raffi racconta il ruolo della Massoneria dal Risorgimento alla Modernità. Uomini del dubbio che sterrano strade all’incontro di culture e fedi diverse, abbracciandole nell’unico Pantheon dell’Umanità. Per loro la Massoneria è la

religione della libertà, la cattedrale laica. Hanno un fine: educare una generazione di ribelli, coscienze libere contro il pensiero unico e il conformismo. Da anni hanno spalancato le porte di Villa il Vascello, sede nazionale dell’Ordine, e si confrontano ogni giorno a viso aperto sui grandi temi della laicità e delle scelte condivise. Hanno un passato di lotte per la libertà e hanno giocato un ruolo chiave per l’unificazione del Paese. Ma il loro tempo è il Futuro. Nel dialogo con il giornalista Picardo, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia/Palazzo Giustiniani, continua il percorso di trasparenza che sin dall’inizio ha contraddistinto il suo mandato e affronta, senza mezzi termini,anche i nodi più discussi: dalla massoneria deviata al rapporto con la Chiesa. Le Logge sono centri di potere? “Chi coltiva simili pensieri ha preso fischi per fiaschi – taglia corto il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – la storia ha dimostrato che i veicoli erano ben altri. Anche quando la Massoneria sembrò avere un grande potere, non era per il numero di tesserati ma per il suo grande progetto che calamitava le migliori intelligenze del Paese”. La trasparenza sulle liste degli iscritti? “Le liste sono depositate, al di là della legge sulla privacy. La P2 di Licio Gelli? “Dei terroristi che hanno mirato al cuore della nostra istituzione. La condanna del fenomeno P2 è totale e inappellabile”. La segretezza? “Nella Libera Muratoria italiana la segretezza non ha alcun senso e infatti non esiste”. Raffi racconta in queste pagine la sua scommessa: quella di una Massoneria che è uscita dalle catacombe e dialoga alla luce del sole con la società di cui è parte, senza però rinunciare alle proprie radici, ai propri simboli e ai propri rituali e soprattutto al ruolo di religione civile e di laboratorio del libero pensiero. “La glasnost massonica ha portato in occasione del 150° dell’Unità d’Italia all’apertura degli archivi del Grande Oriente agli studiosi consentendo, come scrive il sottosegretario Paolo Peluffo nella prefazione, di rispondere alla domanda su che cosa fu davvero il contributo della Massoneria alla rivoluzione nazionale. Perché l’adesione alla Massoneria fu qualcosa di eccezionalmente importante per i patrioti, liberali o democratici.” Un’importanza che storiografia marxista o tradizionale ha depotenziato mentre la pubblicistica cattolica ha enfatizzato consolidando l’idea della cospirazione internazionale che avrebbe dato vita allo Stato italiano. Ora, grazie al contributo documentale del Grande Oriente, è possibile mettere a fuoco il ruolo della Massoneria in modo equilibrato. Da Cavour a Internet, il libro ripercorre 150 anni della storia italiana attraverso le vicende della più antica comunione massonica del nostro Paese. Una cordata di uomini che non appartengono a nessuno e senza sosta lavora per il bene e il progresso dell’umanità. Gli uomini del dubbio hanno un unico, vero segreto: la Fratellanza. Stare insieme, in un cammino di senso mai concluso. Cercano verità controvento, lavorando la pietra grezza della propria formazione e impegnandosi a costruire percorsi di giustizia e solidarietà, con opere concrete. Questi uomini non hanno ricette magiche ma insegnano che si può essere sentinelle della notte e costruttori di armonia. Nutrono sogni possibili e da tempo hanno fatto la loro scelta: stare dalla parte dell’Uomo, senza se e senza ma. Questo libro è parte della loro storia. I proventi dei diritti d’autore di questo libro saranno devoluti alle associazioni «Asili Notturni Umberto I» e «Piccolo Cosmo».

 

 

Gran Maestro Gustavo Raffi

Nasce a Bagnacavallo, nella provincia ravennate, il 4 gennaio 1944. E’ avvocato civilista a Ravenna – dove risiede – specializzato in Diritto Commerciale e Marittimo. Ha svolto attività politica nel Partito Repubblicano Italiano: è stato segretario provinciale della sua città negli anni 1989 e 1990 e consigliere nazionale dal 1989 al 1992. È stato membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È stato membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel Grande Oriente d’Italia entra a 24 anni, nella loggia “Dante Alighieri” (108) di Ravenna dove più tardi fonda “La Pigneta” (676) alla quale appartiene e di cui è stato più volte maestro venerabile. Nel corso della sua lunga appartenenza massonica è stato Presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna per due mandati e ha rivestito la carica di Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia nel triennio 1990-1993. Gran Maestro nel 1999-2004 e nel 2004-2009, è per la terza volta alla guida del Grande Oriente dal 4 aprile 2009. Nel novembre 2007 è stato uno dei relatori allo “Special Meeting on Regularity and Recognition” (incontro dei Grandi Maestri Europei), organizzato a Londra dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra. E’ Gran Maestro Onorario di 6 Grandi Logge estere.

 

 

 

Grande Oratore Morris L. Ghezzi

Vive e lavora a Milano dov’è nato l’11 aprile 1951. E’ professore ordinario di Filosofia e Sociologia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano ed è titolare di cattedra di Sociologia del Diritto. Insegna anche Sociologia della Devianza, Teoria Generale del Diritto, Sociologia del Lavoro e Diritto Pubblico presso altre Università e Facoltà universitarie italiane ed estere. Avvocato iscritto presso il Foro di Milano, è responsabile scientifico di un noto studio associato milanese e presidente del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa. A Milano e consigliere della Società Umanitaria, della Fondazione Ferri e della Società per la Cremazione (Socrem); è anche presidente della sezione milanese della Lega Internazionale dei Diritti dell’Uomo (Lidu). Già presidente e consigliere di numerosi istituti e società di ricerca demoscopica e sociale, è stato consigliere della BIPIEMME Gestioni SGR, vice presidente della Dike Aedifica, società per la cartolarizzazione dei beni del Ministero della Giustizia, e componente della Commissione presso il Ministero della Giustizia per la riforma del Codice di Procedura Penale, nonché consulente all’immagine della Sogei. Autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali in materia giuridica e sociologica, è redattore della rivista di Sociologia del Diritto. Ha fondato il Rotary Club Milano Porta Venezia di cui è stato presidente, vice presidente, componente del direttivo numerose ed è stato insignito della Paul Harris Fellow a due zaffiri. Appartiene da sempre alla loggia “Missori-Risorgimento” (640) di Milano dove ha ricoperto le funzioni di primo e di secondo sorvegliante, di segretario, di maestro venerabile e di oratore, incarico che ricopre tuttora. Ha fatto parte della Commissione Cultura del Collegio Circoscrizionale della Lombardia. Numerosi e prestigiosi i suoi incarichi nazionali: Grande Rappresentante della Gran Loggia del Parà in Brasile (1993-1998), della Gran Loggia di Colombia-Bogotà (1999-2004), città presso la quale aveva anche un incarico di insegnamento universitario, presidente della Corte Centrale. Dal 2004 è Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia. Già componente della Giuria per il Premio Treves, ha fatto parte del Comitato Scientifico e, attualmente, fa parte del Comitato Direttivo della rivista Hiram.

Gran Tesoriere Piero Lojacono

Nato a Merano il 17 aprile 1940 risiede ad Alessandria. Dopo la maturità scientifica conseguita nel 1958 presso la Scuola Militare Nunziatella, ha frequentato il Corso dell’Accademia Militare di Modena dove ha concluso il biennio di Ingegneria per poi proseguire gli studi all’Università di Torino, nella Facoltà di Economia e Commercio. E’ stato responsabile del Sistema Informativo della ditta De Marchi di Torino (1963-1965); ha lavorato all’IBM Italia con diverse funzioni anche a livello manageriale-dirigenziale (1965-1995); è stato presidente e amministratore delegato della TecnoMagnesio Spa di Bologna (1995-1998) e di ENIAC Polska (Polonia) (1998-2002). Dal 2003 effettua consulenze informatiche e commerciali. E’ stato iniziato nel 1988 nella loggia “Santorre di Santarosa” (1) di Alessandria di cui è stato maestro venerabile dal 1999 al 2001 e alla quale ancora appartiene. Nell’ambito della circoscrizione di Piemonte e Valle d’Aosta è stato prima vicepresidente (2001-2004) e poi presidente di Collegio (2004-2007).