DISTRETTO LIONS 108 Ia3

LC CUNEO – XII Edizione del Premio Eloquenza: finale cittadina

LC CUNEO – XII Edizione del Premio Eloquenza: finale cittadina

Commissione, Autorità e Vincitori

XII Edizione del Premio Eloquenza: finale cittadina

A Cuneo, dieci allocuzioni di pregevole eloquenza

 

Sabato 2 aprile 2016, su iniziativa del Lions Club Cuneo e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Cuneo, si è svolta, presso la sala polivalente del Centro Didattico Territoriale, Largo Barale 1, la finale cittadina del Premio Eloquenza 2016.

Si sono confrontati, con le armi dell’oratoria e con appropriate argomentazioni e riflessioni personali, dieci candidati, i primi classificati nella fase selettiva, realizzata presso il Liceo “Peano-Pellico” di Cuneo nelle giornate del 29 febbraio, del 2, del 3 e del 4 marzo 2016.

I lavori sono stati introdotti dal referente Lion dell’Eloquenza, Michele Girardo, che ha tratteggiato una sintetica cronistoria del Concorso, giunto ormai alla sua XII edizione, sottolineandone la valenza culturale, pedagogica e formativa, nonché la sua rilevanza all’interno dei service annualmente programmati dal Lions Club Cuneo. Hanno fatto seguito i saluti del Presidente Franco Civallero e dell’Assessora comunale ai servizi educativi e scolastici, Franca Giordano. È poi intervenuto Giovanni Costa, 2o Vice Governatore del Distretto 108 Ia3, che ha delineato gli scopi e le attività del lionismo, evidenziando, tra l’altro, l’apporto dei giovani Leo e l’alto profilo educativo delle varie iniziative promosse a favore degli studenti.

Alle ore 9.30, sono iniziate le audizioni, di fronte ad una Commissione giudicatrice composta da otto membri e in presenza di un numeroso pubblico, tanto da determinare il “tutto esaurito” a livello di capienza. All’interno della platea, figuravano molti giovani, accanto ad autorità lionistiche e assessori comunali. È stata affrontata, da parte dei candidati, la tematica proposta per l’Edizione 2016, facente capo ad una frase del politico francese Georges Clemenceau: “Bisogna sapere fin dall’inizio ciò che si vuole, poi bisogna avere il coraggio di dirlo, e quindi da ultimo l’energia per realizzarlo”.

Importante e rilevante questo detto, sia per gli spunti riflessivi, argomentativi e critici che scaturiscono dalla sua interpretazione, trattazione ed esemplificazione, sia per il risalto storico del personaggio. Una figura, quella di Clemenceau, che connotò, con le sue convinzioni e azioni, ben mezzo secolo di storia transalpina, dal 1870 al 1920. Il “trinomio operativo” insito nell’aforisma fu da lui concretamente attualizzato. Ora con iniziative esaltanti, come il vigoroso sostegno accordato alla campagna per la revisione del processo Dreyfus. Fu proprio sul suo giornale, L’AURORE, che, nel 1898, E. Zola pubblicò il famoso articolo “J’accuse”. Ora con posizioni intransigenti e punitive, quali furono quelle espresse e tradotte in pratica nel corso della Conferenza di Pace di Parigi (di cui era Presidente), culminata in un trattato capestro nei confronti della Germania, umiliata, dunque intossicata dal venefico virus del revanscismo, che, dopo una ventennale incubazione, scatenò la mortale e orrenda tragedia della seconda guerra mondiale. Infatti, a Versailles, nel giugno del 1919, non si firmò una pace duratura, ma semplicemente una tregua, foriera di una nuova e apocalittica esplosione bellica tra le potenze europee.

Tutti i concorrenti si sono dimostrati veramente capaci di esporre e di esporsi con disinvoltura, competenza ed efficacia oratoria, affrontando la materia con intelligenza e cognizione di causa. Le allocuzioni pronunciate sono state pertinenti e articolate, nonché supportate da citazioni filosofiche e letterarie, da considerazioni personali, da esperienze di vita concretamente vissute e da esempi incisivi ed efficaci. Molto interessante la personalizzazione e la “curvatura interpretativa” con cui la tematica è stata sviluppata e presentata alla platea. Da una parte, con opportuni esercizi di fantasia, coniugati nei modi e nei tempi della concreta realtà e funzionali ad un’originale esegesi dell’argomento proposto. Dall’altra, con esemplificazioni rivolte al passato e al presente, riferite alla genialità delle eccellenze, ai benemeriti comportamenti alimentati dalla costante prassi della responsabilità e della solidarietà, senza peraltro dimenticare i risvolti tragici prodotti dal “trinomio operativo” insito nella frase di Clemenceau, allorché attuato sul versante del Male. Dall’altra ancora, con la tematizzazione della volontà, sostenuta dalla riflessione, dalla “socializzazione” degli obiettivi programmati e autenticata dalla loro realizzazione.

Al termine delle audizioni e dopo un attento e meticoloso controllo dei punteggi attribuiti ai vari concorrenti, ha fatto seguito, da parte del Presidente Franco Civallero, la proclamazione dei vincitori, posizionati in graduatoria come appresso indicato.

1o posto: MARRO ERWIN – Istituto Tecnico Commerciale “F.A. Bonelli”

2o posto: GAZZERA ANDREA – Istituto Tecnico Commerciale “F.A. Bonelli”

3o posto (ex aequo): FACELLI SARA e FANTINO GIORGIA – Liceo “De Amicis”

Michele Girardo –addetto stampa Lions Club Cuneo