DISTRETTO LIONS 108 Ia3

LC CUNEO – PAPERINO CLUB DIVENTA PARCO INCLUSIVO

LC CUNEO – PAPERINO CLUB DIVENTA PARCO INCLUSIVO

Gazebo per Service Parco Inclusivo

Per informare la cittadinanza sul progetto e sulle iniziative del nostro Club, il Comune ha dato l’autorizzazione al’instalazone di un gazebo in Via Roma ang. Contrada Mondovì nei giorni (sbato e domenica) 10-11 e 17-18 dicembre nelle fasce orarie 10-14 e 16-20. Al Gazebo saranno inoltre distribuiti dolci e bevande, rigorosamente confezionati in tema natalizio, con la finalità di raccolta di offerte libere destinate a cofinaziare il progetto che di seguito verà illustrato.

PAPERINO CLUB – PARCO INCLUSIVO

Nel 1972 il Club di Cuneo realizzò e donò alla cittadinanza il parco giochi chiamato Paperino Club. A circa 45 anni di distanza, in occasione del Centenario, il Lions Club di Cuneo ha pensato di rinnovare questo parco, trasformandolo in un parco giochi inclusivo che permetterà ai bambini, più o meno abili, di giocare insieme abbattendo tramite il gioco ogni barriera che li circonda. Il parco sarà interamente progettato da soci del Club, coordinati dal socio Arch. Massimo Aimar, i quali gestiranno in prima persona la realizzazione del progetto, mettendo al servizio le proprie professionalità. Il service prevede l’impiego di ingenti risorse finanziarie che saranno reperite tramite l’adesione a bandi per l’ottenimento di un finanziamento da una Fondazione bancaria presente sul territorio, mentre si chiederà alla ONLUS distrettuale il patrocinio del progetto. Il Club, oltre a progettare e gestire l’intera commessa, si farà anche carico di parte delle spese di realizzazione. Al termine del progetto, al momento dell’inaugurazione del parco, verrà apposta una nuova targa a memoria futura dell’impegno del Club per il rinnovamento del parco e a celebrazione dell’anno del Centenario. Il service rientrerà nelle sfide al Centenario. Data l’articolazione del progetto e la necessità di reperire le risorse necessarie, in accordo con il primo ed il secondo Vice-Presidente, il service potrà avere durata pluriennale.

GIOCHI INCLUSIVI

Per gioco inclusivo s’intende un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di utenti aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari, senza progettazioni speciali. Molte persone detengono un livello di piccola o media disabilità che non richiede una progettazione radicale come quella per utenti su sedia a rotelle. La differenza tra un gioco inclusivo ed un gioco per disabili parte quindi dalla progettazione, studiata per consentire ai bambini di divertirsi assieme, senza barriere e senza divisioni. Ben consapevoli che nella progettazione e costruzione di parchi gioco, bisogna conoscere bene le “barriere” che bloccano l’accesso alle attività ai bambini disabili, per questo, seguendo le linee guida europee e dialogando con famiglie, si cerca di progettare un parco giochi adatto a tutti, cercando di non guardare solo la disabilità ma piuttosto ciò che i bambini sono in grado di fare con le loro possibilità.

STIMA DEI LAVORI

Per l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del parco inclusivo si stima una spesa pari a 50.000,00 €. + IVA.

PARCHI INCLUSIVI PER GIOCARE SENZA BARRIERE IL DIRITTO AL GIOCO

La Convenzione ONU sui diritti del bambino dichiara che: “gli stati partner rispettano e favoriscono il diritto del bambino a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano la fornitura di uguali opportunità per le attività ricreative e di tempo libero”. L’articolo 31 riconosce i diritti del bambino a dedicarsi al gioco, e l’articolo 2 afferma che non ci dovrebbe essere nessuna discriminazione dei bambini a prescindere dalla loro disabilità. C’è un dovere legale e morale in tutti noi, e come Lions lo abbiamo come missione, per fare in modo che ogni bambino, indipendentemente dalla propria capacità, possa raggiungere il proprio potenziale attraverso una sfida che comprenda la consapevolezza del rischio e del pericolo. Ciò è realizzabile creando spazi di gioco inclusivi. L’alternativa è l’esclusione, scorretta e indesiderabile, che colpisce i bambini con disabilità e le loro famiglie, prima nel gioco e successivamente nella vita. Il parco giochi inclusivo è così nominato per sottolineare la volontà di creare parchi gioco fruibili non solo da utenti affetti da disabilità (forma segregante) ma bensì da bambini aventi ogni tipo di abilità, tutti assieme in modo inclusivo, indipendentemente dalle loro capacità fisiche e mentali. Lo scopo del progetto europeo del CEN è quello di integrare i parametri di accessibilità inclusiva nelle norme di sicurezza generali dei parchi gioco EN-1176 al fine di creare parchi gioco non solo sicuri ma anche accessibili a tutti.

Parchi inclusivi, la situazione italiana

Su questo tema in Italia non esiste una normativa di riferimento applicabile alle attrezzature ludiche, le iniziative sono intraprese dalle amministrazioni pubbliche o private sensibili al problema. Il tema è oggetto di studio da parte del CEN (European Committee for Standardization) e della FEPI (Federation European Play Industry). Le iniziative sono volte alla ricerca di soluzioni ed alla diffusione degli spazi di gioco inclusivi.

Che cosa sono i parchi inclusivi?

Sono aree attrezzate dove i bambini con disabilità fisiche o sensoriali o con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri. Per gioco inclusivo si intende un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di utenti aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari, senza progettazioni speciali. Molte persone detengono un livello di piccola o media disabilità che non richiede una progettazione radicale come quella per utenti su sedia a rotelle. La differenza tra un gioco inclusivo ed un gioco per disabili parte quindi dalla progettazione, studiata per consentire ai bambini di divertirsi assieme, senza barriere e senza divisioni. I parchi giochi inclusivi consentono l’abbattimento delle barriere architettoniche mediante rampe di accesso, percorsi per bambini ipovedenti, percorsi tattili, vasche rialzate per l’orticoltura, scivoli a doppia pista, tutto studiato per consentire ai piccoli con diverse abilità di giocare ed imparare assieme ai propri amici, fratelli e genitori. Non è comunque realistico aspettarsi che in un parco inclusivo tutte le attrezzature possano essere accessibili a tutti i bambini, è inevitabile che alcuni attrezzi o parte di essi sarà specificamente progettato per non essere accessibile a determinati gruppi di bambini, per esempio in cui l’età o altezza potrebbe comportare alcuni rischi. I bambini e le famiglie lo sanno.

La scelta dei giochi inclusivi

Ci sono bambini la cui disabilità è purtroppo molto profonda o complessa ma ci sono anche molte disabilità sensoriali, di chi non può sentire o vedere bene, o di chi ha difficoltà di apprendimento pur non avendo limitazioni fisiche. Statistiche ufficiali del CEN evidenziano che il 5% dei bambini europei soffre di un certo grado di disabilità e che di questi “solo” il 10% utilizzano la sedia a rotelle; molti di essi sono comunque in grado di muoversi per brevi distanze con l’ausilio di alcuni supporti. Sulla base di questo dato statistico le direttive europee del CEN suggeriscono di non concentrare le attenzioni solo sulle disabilità gravi (sedia a rotelle) per evitare avere l’effetto di ridurre il valore ludico del parco giochi a tal punto che i bambini normo-dotati non mostrano il desiderio di utilizzarlo ed i bambini costretti alla carrozzella si sentono soli nelle loro attività. Consentire invece ai bambini disabili di accedere a spazi di gioco assieme a tutti, aiuta loro e le relative famiglie a costruire relazioni e promuovere l’inclusione sociale.

I benefici di un parco giochi inclusivo

I giochi all’aperto offrono benefici terapeutici per tutti: sono divertenti, aiutano a tenere i bambini in buona salute, favoriscono la consapevolezza del rischio, aspetto importante per la costruzione sociale ed emotiva. In passato i bambini disabili non avevano le stesse opportunità di gioco degli altri bambini, è così venuta a mancare la pianificazione e la progettazione di spazi di gioco pubblici inclusivi adatti a tutti. Oggi è possibile offrire spazi ludici senza barriere anche per i cittadini più importanti: i bambini.

Aspetti importanti nella progettazione di aree per il gioco inclusivo

• Creazione spazi fissi o mobili (pedane) dove i bambini possono stazionare, giocare, eseguire attività libere o indotte in modo simultaneo, tutti assieme. Prevedere sedili a culla o più grandi dello standard.
• Prevedere giochi con pareti laterali di contenimento o schienali.
• Accorpamento di più valori, per esempio: un pannello per il riconoscimento tattile può essere creato con delle forme strane e colorate per divertire bambini che vedono bene.
• Creazione di giochi che prevedano l’uso delle mani (come la manipolazione di acqua e sabbia) anche stando seduti (su carrozzina).
• Inserimento della possibilità di riposo all’interno del gioco, lasciare lo spazio di transito per evitare che un bambino fermo ostacoli il passaggio degli altri.
• Creazione di coperture sui giochi con funzione di riparo da sole e pioggia ma non scalabili da parte dei bambini.
• Prevedere spazi per gli accompagnatori anche al fine di consentire loro di tenere semplicemente la mano al bambino che utilizza le strutture.
• Inserimento di dispositivi naturali che interessano il senso dell’olfatto, dell’udito ecc.
• Creazione di attrezzature che consentano l’uso da parte di un accompagnatore seduto a lato (esempio: cestone).
• Prevedere aperture adeguate nelle vie di accesso: come cancelli e vialetti con apertura di almeno 120 cm.

Tutto questo è l’obiettivo che il Lions Club Cuneo si prefigge di raggiungere per meglio sugellare il Centenario dell’Associazione Internazionale. Intervento che si sviluppa su circa 2.400 mq. di zona verde attrezzata situata all’imbocco del Viale degli Angeli in prossimità del parco della Resistenza. Zona di passeggio e ritrovo di tutti i Cuneesi, bambini o adulti che siano, la quale dalla primavera all’autunno si trasforma in zona totalmente pedonale proprio a sottolineare maggiormente la sua vocazione sociale per i cittadini di Cuneo e non solo in quanto molte persone dei paesi vicini nei fine settimana si recano a passeggiare, rilassarsi, far giocare e divertire i bambini in questo angolo “speciale” della Nostra bella Città.

Vice Presidente Massimo Aimar

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