Service, perchè?
Cos’è il service? Il momento più significativo dell’azione lionistica di un club o di un gruppo di clubs in un dato territorio. Non è semplice raccolta fondi per un fine determinato, non è beneficenza in senso stretto.
Esso presuppone l’analisi attenta dei bisogni della comunità, il confronto con gli enti locali e/o con altri organismi operanti sul territorio e che sono esponenziali di specifiche esigenze o che hanno istituzionalmente i compito di monitorare questi o quei settori di quello che poteva a buon titolo chiamarsi Stato sociale e buon ultimo un’apposta deliberazione del consiglio direttivo che individua se e come intervenire a favore di questa a quella situazione che necessita di adeguato intervento. Destinatario però non dovrebbe essere questo o quel soggetto, anche se altamente meritevole o una qualche organizzazione che già ha sviluppato un intervento e che ritiene di aver bisogno di un supporto logistico o anche solo la nostra riconosciuta affidabilità e conoscenza di problemi se non addirittura il solo “logo Lions”(c.d. appalto di service): destinatari sono soltanto un gruppo indifferenziato di soggetti o di situazioni oggettive che né l’ente pubblico né il privato possono sostenere, promuovere o affrontare perché sprovvisti delle necessarie competenze, perché soffocati da pratiche burocratiche insostenibili, perché di difficile copertura finanziaria o perché troppo costosa da gestire o ancora perché non remunerativa.
Non importa quale sia il campo di esplicazione dell’azione lionistica. Può essere la salute o la medicina, la cultura, l’educazione, i servizi genericamente sociali, etc. Ciò che rileva è che l’azione si caratterizzi per la sua specialità, continuità, per il marcato tasso di professionalità e di ingegno operativo: non singolare ma metodica, non occasionale bensì pianificata.
Al service in senso stretto si affianca il service d’opinione che si esplica nei campi della sensibilizzazione e della promozione di valori costituzionalmente rilevanti, di prassi socialmente virtuose, di comportamenti rispettosi della dignità, dei diritti anche umani e della libertà degli individui. Non importa in che cosa di esplichi il service di opinione: può essere una campagna di sensibilizzazione della pubblica opinione o soltanto un ciclo di conferenze, ciò che rileva è che l’opinione della comunità sia orientata attraverso un’azione su larga scala e che venga caratterizzata come sopra.
In momenti di crisi quale quello che stiamo attraversando e con una presenza ormai capillare dei Lions sul territorio non ha senso che siano i singoli clubs a rendersi da soli protagonisti delle azioni lionistiche. E’ auspicabile, invece, se non foss’altro per sfruttare le economie di scala che non mancano nel mondo del volontariato, che più clubs operanti su territori omogenei e fortemente integrati o integrabili tra loro, si rendano protagonisti di service comuni. L’efficacia dell’intervento e l’indiscussa maggiore visibilità dell’azione dovrebbero consigliare i clubs a seguire simile prassi virtuosa in un’ottica di ricerca costante del massimo livello di operatività accantonando smanie di protagonismo e spunti di rivalità sempre latenti.
DG Renato Dabormida