DISTRETTO LIONS 108 Ia3

XX Congresso di Chiusura Carignano – Intervento del Governatore

XX Congresso di Chiusura Carignano – Intervento del Governatore

XX Congresso di Chiusura - Carignano (47) (Large)

irettore Internazionale, Officer, Lions e Leo, gentili signore e signori

All’attribuzione delle Cariche mi sono proprio divertito: quello è un bel momento, mi è sempre piaciuto far parte di un gruppo e quello era un po’ il mio gruppo, per cui mi è venuto tutto facile. Già più diverso il Congresso di Apertura: bisognava fornire spunti, obiettivi, e come si suol dire mi sono appellato a Dio e alla scienza: da un parte ho chiesto aiuto a Helen Keller dall’altra mi son fatto forte di alcuni service per me molto significativi ed emblematici; ed è andata.

Quando ho pensato ad oggi, a questo momento, mi sono venute in mente fior fiore di relazioni di chiusura degli anni scorsi: sistematiche, esaustive, puntuali, anche critiche e allora, atterrito, praticamente in preda ad una crisi di nervi, che qualcuno nelle prime file ricorda, mi sono detto: e adesso cosa gli dico?

Per fortuna ho la scusa che il Governatore, preoccupato che tutto dovesse terminare entro la mattinata, ha assegnato i tempi con il contagocce, per cui partiamo subito.

Anche quest’anno noi soci del Distretto 108 Ia3 ci siamo rimessi in gioco.

Abbiamo rinnovato il nostro convinto sì all’invito di Helen Keller. Abbiamo trovato nell’entusiasmo, nella semplicità e nella concretezza del messaggio del nostro Presidente Joe Preston nuovi stimoli per rinnovare il nostro impegno di volontari.

Oggi è giusto chiedersi: come è andata?

Certamente i club si sono maggiormente rivolti alle Campagne internazionali promosse dalla nostra Associazione.

E’ stato facile perché è in effetti facile programmare ed organizzare l’attività di servizio del club, inserendola, sia come argomenti che come tempi, in quello che è il calendario internazionale o nelle ormai famose quattro aree principali di intervento.

Entrare in questa ottica internazionale, pur senza snaturare il nostro modo di fare service, ha permesso ai club di avere più forza di convincimento prima con i soci stessi e poi con la gente.

Ad esempio, e vuole essere solo un esempio, aver svolto in tante zone del Distretto, le giornate di raccolta alimentare, nello stesso periodo, ha permesso ai club di far esplicito riferimento al contesto internazionale nel quale si andavano ad inserire e hanno garantito ai club un impatto mediatico molto più forte del solito.

In quel caso si è avverato uno dei nostri obiettivi: i club sono stati presenti in massa sui mezzi di informazione, perché i numeri, l’estensione dell’impegno dei lions non poteva essere sottaciuto anche dagli organi di comunicazione meno attenti o meno vicini a noi.

I Lions, se vogliono, sanno programmare e organizzare attività di servizio di successo.

Non sempre però le azioni di servizio dei club sono la risposta ai problemi della società; qualcuno di noi spesso svolge o fa svolgere ai propri soci attività estemporanee, a volte ho visto service quasi referenziali; qualche attività è ancora non sufficientemente operativa.

Un’altra cosa, non nuova, che ho notato anche quest’anno: il club a volte si sforza di inventare, letteralmente inventare, un service, quando nello stesso argomento, nella stessa area, per gli stessi obiettivi l’Associazione ha almeno già una se non più attività testate, magari anche con materiale pronto.

E qui mi viene veramente naturale collegarmi alla necessità di formazione.

A volte mi è parso di capire che questo accada perché siamo impreparati, perché non siamo documentati.

Eppure la rete Lions ormai ci permette di informarci senza grosse fatiche.

Eppure il Distretto, per suo dovere, garantisce opportunità di informazione-formazione.

Non voglio scendere nei particolari, ma vi assicuro che qualche verifica l’ho fatta e spesso ho notato che queste impostazioni dei club le potete ritrovare proprio in quei soci, che diventati presidenti hanno frequentato e frequentano meno le occasioni di informazione.

Magari il congresso di Apertura coincideva con un irrinunciabile impegno di famiglia, l’Accademia vi ostinate a farla sempre di sabato e qualche riunione di zona mi era proprio impossibile partecipare.

Scusate non è statistica, non è scienza, solo qualche coincidenza.

Ho notato però tanta, tanta maggior attenzione alla comunicazione; rispetto a due tre anni fa tanti club hanno scoperto l’importanza di far sapere cosa fanno i lions.

Qualcuno di voi mi ha confessato la sorpresa dei soci nel registrare, a fronte di un buona comunicazione, le inaspettate reazioni dei soci stessi e della comunità.

Mi complimento con voi. Continuate.

Ho letto programmi di meeting dei club dove, fatemelo dire, finalmente, è diminuito il numero di incontri dedicati ad argomenti non lions;

nella stragrande maggioranza dei casi, qualche caso sporadico resiste, si è speso meno in cene e in gadget e si è dirottato il denaro risparmiato in service e donazioni alla LCIF, come alla Banca degli Occhi e agli altri nostri service di punta. Vi ringrazio per questa vostra scelta, che condivido e sono certo che proseguirete su questa strada.

Ho visto aumentare il numero dei Presidenti che si è impegnato per aver un rapporto più diretto con i soci, per renderli più parte attiva del club, per aumentare la condivisione. Sono contento di questo e vi ringrazio.

Spero che dal primo luglio, da bravi past, continuerete questa attività in maniera discreta e sempre in appoggio del vostro presidente, esclusivamente per il bene del vostro club.

Il bene dei nostri club non può non passare da un’attenta, programmata crescita dei nostro organici.

Dobbiamo preoccuparci di rinforzare i nostri organici.

I Presidenti di Zona, che abbraccio e ringrazio, hanno sentito quotidianamente il polso dei club e così abbiamo avuto conferma della fatica, dello sforzo dei club per mantenere i soci e per accoglierne dei nuovi. I numeri sono lì a dimostrare questa fatica. E chissà cosa ci riserverà la chiusura amministrativa dell’anno lionistico.

Però bisogna continuare. E dobbiamo continuare ad aiutare tanta e tanta gente, con i nostri service Lions, ben fatti, perché così crescerà la nostra soddisfazione di essere parte di un buon club; un club che solo in questo modo riuscirà ad allontanare da sé, problemi, liti e crisi.

I club che quest’anno non sono riusciti a fare questo sforzo per la crescita del club, rischiano, se non si impegneranno di più l’anno prossimo, di pagare questa situazione nei prossimi anni.

A quei club dico: fate vedere di più i Vostri service, i service dell’Associazione, che sono cinque, dieci, cento motivi validissimi per diventare soci Lions.

Voglio ricordare qui, oggi, la grande soddisfazione per la partecipazione dei nostri soci alla Campagna Internazionale contro il morbillo. Vorrei sottolineare quale motivo di orgoglio e vanto è stato per quei club che lo hanno fatto, spiegare alla comunità cosa fa, con quali mezzi e con quali risultati, la nostra Fondazione Internazionale, in tutto il mondo e in Italia.

E vi chiedo: perchè quando lo spieghiamo, nelle piazze, nelle sale consiliari, all’inaugurazione di un restauro, ad uno spettacolo teatrale, davanti agli studenti ci sentiamo spesso dire: non lo sapevamo.

I nostri soci si sono sentiti soddisfatti, quando in un chiarissimo esempio di collaborazione e supporto tra apposito comitato distrettuale e club, la Regione Ligura lo scorso sette aprile ha approvato la prima legge regionale su iniziativa popolare.

E l’iniziativa è stata dei Lions!

E presto arriverà anche la legge della Regione Piemonte.

Ho voluto citare questo caso perché è il più eclatante, ma per fortuna nel nostro Distretto sono tanti i comitati distrettuali che hanno saputo assistere i club nel loro sforzo di servizio.

Assistenza e supporto, in modi diversi l’hanno fornita anche il GMT-GLT e la Rivista.

Il Primo è un Comitato parzialmente rinnovato nei coordinatori e nei componenti che ha iniziato un percorso, impegnativo e diciamolo anche difficile, fatto di tanta, tanta autoformazione e programmazione. I club che hanno chiamato vi hanno trovati sempre disponibili; i nuovi soci che hanno inteso partecipare agli incontri hanno colto informazioni e considerazioni importanti. Il Vostro, cari Officer GMT GLT, è un processo che necessita di tempo, di tanto impegno e di tanta tanta programmazione.

E la rivista Lions è proprio la prova che spesso occorra tempo per realizzare gli obiettivi prefissati; si conclude il triennio di direzione affidata al nostro Distretto e possiamo dire con sincero compiacimento che la Rivista ha visto aumentare in questo triennio il proprio gradimento presso i soci, di tutti e tre i distretti, e presso gli altri, i non soci.

Perché chi ha avuto occasione di fare dono della Rivista ad Autorità Civili, Militari, Religiose, magari portando alla loro attenzione un articolo sull’Anniversario dei Carabinieri, piuttosto che quanto fatto dai club per il Tricolore e la Costituzione o sottolineando, all’ospite quanto i Club operino per la lotta alla cecità, ha ricevuto apprezzamenti veramente sinceri per il contenuto certo, ma anche per la veste grafica, le foto. Caro Gimmi la Tua attenzione agli argomenti, all’attualità e il Tuo sforzo di mostrare cosa fanno i Lions è stato premiante per il nostro Distretto.

Ed ora due note a proposito del Governatore.

Qualcuno lo avrà notato.

Non vi ho proposto attività supplementari.

Ho evitato di chiedere la partecipazione, il vostro contributo, il vostro tempo per almeno due convegni su scala distrettuale, uno sul Tema e l’altro sul Service nazionale.

Per due seminari: uno sul gentlemen agreement e l’altro sulle campagne internazionali e sul Centenario. Per la fiera della Leadership (una mia personalissima idea di giornata di formazione).

Vi ho fatto risparmiare quattro mezze giornate e una giornata intera.

Non ho sottratto ai soci e ai Club del Distretto tre intere giornate di servizio.

Troppe e troppo diffuse erano state negli ultimi anni le lagnanze dei soci a tal proposito.

Tante erano state le esperienze di convegni lions dove gli assenti erano proprio i lions e di seminari con la presenza dei soliti soci.

E’ stata una mia scelta.

Spero a fine anno di poter registrare, nei dati a consuntivo che mi fornirete, che ne è valsa la pena. Che questa mia scelta ha veramente permesso ai club di servire di più e meglio rispetto al passato.

Ho avuto conferma, chiacchierando con alcuni di voi, che l’anno lionistico dei club non è ancora finito. Tanti service in fase di realizzazione o di completamento. I club avevano previsto e porteranno a termine attività di servizio fino a tutto il mese di giugno. Ci sono ancora delle zone che devono chiudere l’attività promossa insieme da più club.

Da parte mia non posso non ricordare il Congresso Nazionale di Bologna, dove come in tutti i nazionali, verrà chiesto ai delegati di scegliere alcune linee guida per l’anno prossimo, ma in particolare quest’anno ci verrà fornita la possibilità di scegliere in prospettiva futura; ci verrà infatti chiesto se riteniamo utile abolire i temi e i service nazionali, anche tenuto conto non solo delle lamentele cui ho fatto riferimento prima, ma anche dell’impegno che ci viene richiesto nella realizzazione dei service del Centenario.

L’Assemblea nazionale chiede il nostro parere; il nostro voto. Partecipare e votare diventa indispensabile;

altrimenti come possiamo pensare di incidere? Forse rimanendo a casa, pronti a polemizzare alla prima occasione?

Ma l’anno lionistico non è certamente finito, anche perché quest’anno c’è EXPO 2015 e la presenza Lions all’EXPO.

Il 6 giugno sarà il Lions Day all’Expo.

Abbiamo ottenuto che quella giornata sia dedicata da EXPO al Lions International. Come ci sono le giornate dedicate ai singoli paesi partecipanti, così il 6 giugno sarà la nostra giornata.

Da tutta Italia e da diverse parti del mondo i Lions si ritroveranno a EXPO; parteciperanno agli eventi appositamente organizzati per l’occasione; gireranno per i padiglioni con il loro giubbotto giallo, riconosciuti da tutti gli altri visitatori che avranno imparato a conoscerci perché i nostri colori e il nostro logo saranno proiettati su tutti i video, sui siti ufficiali di EXPO.

Non faremo mancare la nostra presenza.

E chi non potrà proprio esserci il 6 giugno, vada a EXPO tra il 15 e il 21 giugno, quando saranno i soci dei nostri club a presidiare lo stand Lions.

Vedete, l’Associazione Internazionale dei Lions Club è ad EXPO 2015, tramite i Lions italiani, perché è stata riconosciuta, anche in questa importante occasione, la forza della nostra Associazione e della nostra Fondazione.

Vorrei che vi convinceste di questo.

La nostra Associazione, ma anche noi Soci del Distretto 108Ia3, per quanti siamo, per quanto facciamo, per come siamo organizzati, per come siamo diffusi sul territorio, perché crediamo e pratichiamo il nostro Codice dell’Etica, abbiamo la grande opportunità di aiutare la nostra società.

Applicando i nostri principi e i nostri scopi possiamo essere veramente una presenza operativa, benefica, pratica e concreta per la nostra gente, in particolare per quelle categorie,       tante,          più deboli.

Dobbiamo crederci. E su questo punto – rendiamocene conto – dobbiamo svegliarci.

Perché le nostre città cambiano.

Il mio vicino di casa, il mio compagno di viaggio in treno, l’anziano malato hanno bisogno di me, di tutti noi.

Il disoccupato, il disabile, come il neo laureato si rivolgono alla parte più sana ed attenta della società, chiedendo di vedere soddisfatte le loro principali esigenze, spesso di sopravvivenza, spesso dettate da un momento di grave difficoltà.

Noi Lions, se decidiamo di toglierci di dosso i nostri principali difetti, se decidiamo di uscire di più dalle nostre accoglienti sedi di meeting e, indossando magari il nostro gilet giallo, decidiamo di stare più vicini alla gente, di persona, possiamo essere,

siamo realmente una forza buona per la nostra società.

A me piacerebbe essere insieme a Voi , togliermi anche io di dosso i miei difetti di Lion, e con la vostra energia ed il vostro appoggio, riuscire ad essere d’aiuto ad una persona in più, rispetto a quelle che abbiamo aiutato sino ad oggi.

E’ il mio personale obiettivo per il futuro.

Grazie.